giovedì 18 dicembre 2008

Magnula zai nar

A grande richiesta, breve spiegazione di un modo di dire comune nei primi mesi di residenza in quel di Beijing.
Tutto nasce dal nome cinese di Manuela, ovvero Magnula. Perchè proprio Magnula e non altro?
A questo non so rispondere, spesso è solo una questione fonetica, altre volte invece ci si basa su ideogrammi più o meno significativi.
Io, per esempio, mi chiamo Madinà, con accento sulla à. Marika si chiama Malikè...e via discorrendo.
Ma perchè non usare i nostri nomi di battesimo?
a questo so rispondere. E' perchè i cinesi certi suoni non li riconoscono (tipo r, n, l...le confondono in continuazine) e, soprattuto perchè bisogna essere in grado di scrivere il proprio nome in ideogrammi, e non esistono ideogrammi che esprimano foneticamente i nostri nomi. Per cui, alla fine, si sceglie il meno peggio.
Eccoci dunque a Magnula, nome d'arte di Manuela.
E "zai nar?"
Zai nar significa "dov'è?", e di per sè il tutto non fa molto ridere, anche perchè una traduzione letterale sarebbe "manuela dov'è?".
E' necessario un racconto breve, ma ve lo dico: se non c'eravate è difficile comprenderne il senso recondito.

Tutto ha inizio nel mese di Settembre, detto anche il mese della cuccagna, mese di bivacchi, di prime conoscenze, di aspettative e passaporti.
In quel periodo con Marika e Magnula si faceva trio fisso, si faceva tutto insieme, e, soprattutto, si facevano le lavatrici.
Un giorno decidiamo di fare la lavatrice, decidiamo un orario "alle 4 da marika", dato che marika è quella col pugno di ferro e la lavatrice più vicina. Abbiamo i gettoni, abbiamo i panni, dobbiamo solo aspettare l'ora stabilita.
Alle 4 dunque mi reco da Marika, con la mia bacinella di panni sporchi (immaginate le facce dei coreani in ascensore), busso infine alla sua porta. Anche lei è pronta, con panni e saponi.
4 e dieci, magnula ancora non si fa viva.
Vabbè, scendiamo a chiamarla.
Salutiamo la compagna di stanza coreana di marika e scendiamo a chiamare magnula. Bussiamo alla sua porta, ma di lei nemmeno l'ombra. Sarà scesa a prendere un caffè?
scendiamo a vedere,nulla.
ma forse è tornata in camera.
saliamo, ma nulla.
ei ma può darsi che ci aspetta in lavanderia!
saliamo ancora, ma la lavanderia è vuota
tutto chiaro: è di certo nella stanza di marika! sarà salita quando noi siamo scese!
presi dalla OVVIA ansia e il più che naturale NERVOSISMO (?)apriamo di tutta fretta la porta della stanza di marika, ma l'unica cosa che vediamo è la povera coreana seduta alla scrivania, sorridente. E marika le fa:
MA MAGNULA, ZAI NAR????
con un tono che nemmeno Bud Spencer nell scene clou.
La coreana balbetta parole senza senso, io guardo marika e scoppiamo a ridere.

In quel mentre, ovviamente, arriva Magnula, sorridente anch'ella. Le spieghiamo tutto l'andazzo e da allora la chiamiamo Magnulazainar, che ci sta sempre bene perchè magnula non è mai dove dovrebbe essere.
Inutile dire che non abbiamo mai saputo dove si fosse cacciata quel dì.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Madinà zai nar?

noema ha detto...

ahahahaha
ed ora magnula zai nar?
eeeeeeee.