domenica 28 settembre 2008

festa nazionale

Forse non tutti sanno che
il primo ottobre, in Cina, è la festa della Repubblica.
e qualcuno dirà
sticazzi
e io risponderò
dannata ignoranza! affosserà il mondo!
e aggiungerò che non è come quella italiana, qui la gente fa sul serio.
Una settimana di vacanza, pellegrinaggi al mausoleo di Mao, l'intera Cina in fermento.
io ovviamente me ne star qui alle prese col trasloco. E spero con un letto soffice e morbido, devo andare in letargo-

venerdì 26 settembre 2008

uggesù

oggi per scambio ho mangiato lingua di porco.
e fino a che non ho capito che era lingua mi è pure piaciuta!
poi ho ragionato un pò, solo un pò. Cosa potevano mai essere quell, se non papille gustative?

uggesù.

martedì 23 settembre 2008

llueve

sfruttando la mia profonda conoscenza dello spagnolo ho scritto il titolo al post.
Per chi non comprendesse questa complessa e così astrusa lingua, piove.
Ma non solo piove---si gela.
In ogni caso non si gela come si gelerà fra un mese, quindi in realtà fa ancora caldo (è tutto relativo)
ieri parlavo con la mia tenera coreana (che tra l'altro ha anche un nome. che non ho capito) e mi sono resa conto che mi mancherà. E non solo.
Mi sono resa conto che sto imparando davvero molto e davvero in fretta.
In realtà oscillo tra momenti di disfattismo e grande umiltà (porc zozz trozz merd fancul) e momenti di piena soddisfazione, unita alla sempreverde umiltà-caratteristica che mi contraddistingue-(beh però vedi, faccio progressi..dal non capire una mazza al non capire un tubo! il tubo è più piccolo della mazza. ce la possofare!)
A parte scherzi c'è davvero da chiedersi che cazzo ho combinato per tre anni. A parte prendermi una laura e comprarmi i libri e imparare a tradurre i racconti brevi dei più grandi scrittori cinesi, cosa ho fatto?
Non è sarcasmo, dico sul serio. Al terzo anno mi sono ritrovata ad essere piuttosto brava a leggere e a tradurre e un cane a parlare e a sentire. Una roba di pazzi.
Tra l'altro la grammatica del secondo anno...bah. Totalmente passata di mente. Poi aggiungici l'anno che non l'ho studiata, tra laurea ed esami della specialistica. Uguale= livello monnezza.
Ma nonostante tutto, nonostante le mille giustificazioni piùo meno discutibili, non sarei dovuta essere ad un livello così basso.
D'altro canto scopro che è una situazione comune all'italia intera e forse anche all'europa, se posso permettermi.
Guardandomi attorno mi rendo conto che c'è davvero una voragine tra lo scritto e l'orale.
In classe mia ci sono ragazzi che parlano fluentemente, che conscono una quantità inverosimile di parole, eppure i caratteri, la grammatica..totalmente incapaci.
Viceversa noi studenti italiani sembriamo avere una buona base grammaticale, ma a parlare facciamo pena. Qual è la soluzione?
prima di tutto essere qui. Essere qui è davvero bello.
in secondo luogo non arrendersi. Come in tutte le cose, ok.
Però per quanto riguarda questa è particolarmente importante: ragazzi non abbattetevi e avete passato due, tre anni sui libri, a spaccarvi la testa sul cinese e poi venite qua e non capite nemmeno ni hao. Il tempo che avete passato a studiare cinese non è affatto perduto! La nostra situazione è paradossalmente la migliore perchè c'è solo da rispolverare le basi impolverate e mai testate di un cinese che sembra nuovo e sconosciuto e inarrivabile MA NON LO è!
Ecco la mia esperienza (ma con chi sto parlando?). Giorno per giorno, ora per ora, delusione per delusione, sto riscoprendo le mie basi, i miei anni di studio e su quelli sto costruendo nuove cose, cose più vere e più vive, il cinese parlato, le inflessioni, i modi di dire, i gesti.Per non parlare della capacità di arrangiarsi, di cogliere il senso di un discorso di mezzora da una sola parola.
e poi l'umiltà...
quando calci nel culo, quanto schifo da ingoiare tutti i giorni. E il critico peggiore sono sempre, ovviamente, io.
Zittito lui, però, c'è davvero da divertirsi.

domenica 21 settembre 2008

pausa

Molti si chiederanno (ciao mamma, ciao papà) che fine abbia fatto la mia vita sociale.
Si parla di burocrazia, di disavventure linguistiche, di coreane, di uccelli gatti e lezioni.
Ma il resto?
insomma, la vita ggiovane, che fine ha fatto?
questa è decisamente una buona domanda.
Fino ad un paio di giorni fa avrei risposto NON C'è!
Al momento credo di poter dire, con discreta lucidità, di avere una moderata vita sociale.
A parte che questo venerdì mi sono addormentata alle 10 di sera e tutte le mie amiche sono uscite e sbronzate e divertitissime uauauaua e poi sabato, quando ero io quella che voleva uscire e divertirsi, erano distrutte e quindi "ragazza serata tranquilla, una coca cola al bar"
A parte che da quando sono qui sono uscita la sera ben 2 volte, la prima mi sono ritrovata su una specie di cubo circondata da cinesi porche che si strusciavano l'un l'altra come in un simpatico video di britney spears. Mi sono dovuta ritirar per evidente disabilità.
La seconda volta, ovvero una settimana fa circa, siamo andate a vedere un nostro amico ballare e, sinceramente, du palle. Ancora con "mueve la colita" e "suavemente"....balli che si portavano nell'estate del 2001.
Ah poi certo sono uscita ieri sera, ma ovviamente era serata "ragazze stasera tranquillo perchè ieri CHE VITA".
In ogni caso............forse è il momento di spiegare con chi me la faccio. Insomma, chi sono ste ragazze.
prima di tutto ci sono Marika e Manuela detta magnula, o anche magnula zai nar? (storia lunga che forse un giorno narrerò), le mie migliori amiche di pechino.
Il resto si divide geograficamente:
Le fiorentine: 5 ragazze di firenze, tutte simpaticissime e alla mano
Le milanesi: x ragazze di milano (quante sono? boh. ne conosco solo due. le altre sono mute)
le romane: dette anche i fantasmi. le avremmo viste tre volte, vagare per il palazzo in cerca di ferri da stiro (???)
gli americani: ma che lingua parlano? sono tre. Due maschi e una femmina. Li ho conosciuti meglio oggi, non so dire molto. pare che siano antipioggia.
le coreane: speciale razza a parte. passano le mattine e le sere a mangiare patatine al polpo e spalmarsi strane creme in faccia
ora ho fretta
a presto

giovedì 18 settembre 2008

me VS i cinesi (atto I)

Probabilmente ciò accade in tutti i paesi.
In effetti in Italia mi è capitato più di una volta di chiedermi "ma perchè l'impiegato pubblico non è in grado di ragionare?"
D'altronde quando ti accade in Cina, risulta particolarmente urticante.
L'idea, per esempio, che per fare, chessò, un visto, ogni carta debba passare nell mani di sette persone differenti e che senza il timbro della terza, arrivato all'ultima si deve ricominciare da capo....beh, mi snerva.
Ma la cosa che più mi snerva è la faccia di marmo inespressiva di certe impiegate che solo perchè sanno duedicodue parole di inglese si credono il Buddha amithaba. Con quella faccia sono capaci di dirti (e non dirti) qualunque cosa. E di solito ripetono:
- non fare domande, fai come dico io o non fai-
Quando mi ha detto o firmi o te ne vai mi è sembrato di essere proiettata in uno di quei racconti che ti fanni studiare a letterature cinese III,ambientati durante la Rivoluzione Culturale. per un attimo ho temuto veramente la deportazione nelle campagne.
Non potevo fare alcuna domanda, le mie domande la snervavano e soprattutto deviavano dal discorso principale. Molti cinesi vivono coi paraocchi.
Ora, a parte tutto, la burocrazia è più o meno così ovunque...ma ho notato che i cinesi in quanto a inventiva scarseggiano assai.
For example
in classe spesso ripetiamo a memoria, chi devia dalla frase del libro non sempre è bene accetto...
per non parlare del mio amico cinese con cui faccio "language exchange"
ogni volta mi porta il suo grazioso libricino delle elementari..e guai a chiedergli cose che non sono nel testo. Non si arrabbia, nè entra nel panico. Semplicemente non risponde e continua a ripetere le frasi del libro.
Come along my little duckling
Non sa dire quanti anni ha, ma di certo sa dire paperotto.

domenica 14 settembre 2008

我感冒了

Credo di essermi ammalata.
E credo che sia stata la mia compagna di stanza a mischiarmi. maledetta. E' sempre colpa sua
(però in realtà le voglio bene....ogni volta che mi incontra mi saluta)
che brutto essere malati quando è festa. O forse è peggio essere malati e dover andare a lezione per forza, non so.
fattostà che, come diceva il libro, l'autunno è decisamente la stagione migliore per vivere a pechino.
Il tempo è fresco, tira un piacevole venticello ma si può ancora andare in giro con le scarpe aperte.
ieri notte però c'è stato una specie di tifone, all'improvviso. Tutte le biciclette parcheggiate in cortile sono cadute, una dpo l'altra, abbattute dal vento. Come il domino.
E' scoppiato a piovere e sono corsi tutti a ripararsi al dormitorio.
La mia compagna di stanza e l'amica si erano rintanate nella stanza, per l'appunto, facendola risultare troppo piccola per tutte e tre (ma quanto sono grosse le coreane??), per cui sono scesa giù, nella Hall.
Avevo anche parecchio da fare, tra internet, telefonate eccetera.
Ed ero anche molto stanca, con panza tanta per la mangiata celebrativa..
io e marika ( mia futura coinquilina) eravamo state invitate dal "proprietario" del nostro futuro appartamento a cena fuori, per festeggiare il contratto ma soprattutto la Zhongqiu jie, la festa di metà autunno. tradizionalmente in quest'occasione le famiglie mangiano la kaoya, e noi abbiamo ovviamente mangiato la kaoya(anatra arrosto, piatto tipico pechinese). Ci siamo spanzate, sia per il numero di piatti ordinati, sia per le figure di merda varie- bacchette che sfuggivano dalle mani, fraintendimenti linguistic ecc-.
Al mio ritorno, come già preceentemente narrato, era scoppiato il tifone e mi sono ritrovata le coreane in stanza he si mettevao lo smalto, come nei film americani.
Quando ho detto che avevo mangiato la kaoya mi hanno fatto "ah come ti invidio". Beh, in effetti è molto buona. Perfino Marika, da che non voleva proprio mangiarla, si è divorata tre porzioni.

Dopo questo bel quadretto folkloristico vi lascio, invitandovi alla prossima festa nazionale, la festa della repubblica.
Anche per quella si mangia la kaoya.

venerdì 12 settembre 2008

festa di metà autunno. olè.

al paninco era seguita eccitazione, all'eccitazione consapevolezza.
Ora è la fase della delusione, della stanchezza.
Da oggi inizia la festa di metà autunno, che comprende anche lunedì.
Meno male.Non è salutare questo ritmo, nè questo mio modo di prendere le cose così di petto.
E' giusto che mi riposi un pò.(sperando che la mia coreana se ne vada da qualche parte sto weekend che non c'ho proprio genio)

mercoledì 10 settembre 2008

Considerazioni:

1) il tempo qui passa più velocemente
2) non c'è mai tempo
3) i giapponesi sembrano avere della zampette precarie su cui si reggono a stento. Camminano quasi barcollando, come se da un momento all'altrodovessero cadere dai loro piccoli storti trampoli.Però sono dolci.Ho un compagno di classe giapponese che mi saluta 4 volte al giorno
4)il gatto del campus (in realtà ce ne sono due, ma l'altra è una gatta, forse castrata) è in calore.
5)la guardia del cancello del dormitorio credo abbia un debole per me. Avrà si e no quindici anni e mi chiede in continuazione di dove sono.
6) I cinesi non sono tutti furbi. Ieri uno di loro mi voleva per forza convincere che 4000 x 3 (12000 se la matematica non è un opinione)è meno di 3600 x 3 + 3000 (13800). Quando si è poi reso conto che stava dicendo una cazzata, l'amico lo ha preso per il culo mezzora.E' per questo che loro sono così tanti.
7)ieri notte c'era una festa tra i coreani del mio piano. nel silenzio assoluto, proprio mente stavo crollando nel sonno, scoppia una risata folle.Probabilmente una festa a sorpresa. Loro si che riescono a fare le feste a sorpresa....

martedì 9 settembre 2008

I can get satisfaction

eccomi qui Zai Beijing xuehui shenghuo.. ( a pechino a imparare a vivere..)

Oggi sono elettrica, iperattiva, ottimista.
FInalmente le cose sembrano mettersi bene.

fin dal mattino ho capito che sarebbe stata una buona giornata: una gazza (o qualcosa di molto simile) bianca, azzurra e blu scuro cangiante mi è atterrata a poca distanza. Era davvero bellissima.
Mentre la guardavo e, lo ammetto, pensavo a come facciano a sopravvivere questi animali in quest'aria così densa e irrespirabile, ho incontrato una ragazza italiana.
O meglio, mi sono ficcata nella sua conversazione con un'amica, senza volere (le stavo superando)
Questa ragazza mi ha detto che forse si libera il suo appartamento e che quindi io e la mia amica potremmo andare da lei.
Allora mi è stato tutto chiaro, improvvisamente. L'aria si è come diradata e, giuro, mi è pars di vedere addirittura un gatto tra i cespugli.
non c'è mai stato alcun problema!
erano giorni che mi angosciavo, alla ricerca di questa maledetta stanza, con la paura di rimanere in mezzo a una strada se non rinnovavo la prenotazione al dormitorio (una fila di mesi per cercare i entrare nel dormitorio in cui sono, ma io me ne voglio andare)
insomma.
Dopo varie ed eventuali peripezie, mi ero arresa a cercare con calma, aspettando che qualche divinità mi potesse aiutare. e a limite.... andiamo! non sarei rimasta in mezzo a una strada!
oggi questa ragazza mi ha illuminata. E' così: fare le cose bene, con serenità, calma e soprattutto sicurezza in se stessi.
Le stanze sono tante, le opportunità abbondano.
Tornata a casa si è messo a piovere, ma avevo il kee-way. Me ne sono andata in giro spensieratamente alla ricerca di alcune necessities, sotto la pioggia acida...
possibile che la carta igienica costa un euro e venti??? più dell'Italia.
e i biscotti perchè sanno di soia anche se sono alla vaniglia?
Ho portato anche i vestiti a lavare, sono proprio una brava bimba.
In più abbiamo fatto svariate telefonate, sia per la questione "stanza",sia per quella "language exchange".. ho trovato un cinesino a cui insegnare inglese in cambio di cinese. Domani lo vedo...ma chissà. Per telefono sembrava un deficiente.
Però voglio anche il fudao, una persona che paghi e ti sta ore a ripetere le stesse frasi fino a che non memorizzi.
Devo sfruttare questo tempo il più possibile.
Qua sono tutti intasatissimi. Cinque ore minimo di studio al giorno. E a forza di vivere qui ti rendi conto che è proprio vero, per cui la giornata viene scandita dagli appuntamenti d lavoro e studio.
Si diventa cinesi, tante formiche laboriose.

lunedì 8 settembre 2008

ce la posssiamo fare.

post di esordio per un nuovo blog.
creato appositamente per eludere la censura c****e.

fuck