mercoledì 1 ottobre 2008

cambiamenti

Esco da casa, che non è ancora mia ma quasi. Mi incammino pe tornare al dormitorio,mi aspetta una mezzora di strada,in silenzio.
Ogni palazzo è adorno delle consuete lanterne rosse, oggi è la festa della repubblica.
sciami di famiglie cinesi, numerosissime, percorrono la strada verso il ristorante di turno..sono le sei e mezzo, ora di cena.
Infatti è notte, notte piena, i lampioni diffondono sulla strada a quattro corsie una luce fioca, bloccata dallo smog, come lo sono i miei polmoni.
attraverso usando il ponte pedonale, incrocio un sacco di facce, un sacco di tossi, qualche sputo.
Penso che il ciclista è uno stano ibrido, non è pedone, non è automobile.
Non ha una vera e propria corsia, o almeno quasi mai, e sui marciapiedi rischia quasi sempre di investire un pedone o di essere investito. Va contro mano, i suoi semafori sono sempre diversi dagli altri e a quanto sembra non sempre ci azzeccano.
Eppure il ciclista, proprio per questo, è il re della strada. Al rischio corrisponde il premio: il ciclista a Pechino può tutto.
Ed è per questo che domani comprerò una bici.
per questo e perchè mi sono rotta le palle di coprire distanze infinite a piedi.

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