martedì 23 giugno 2009

la mia vita si divide allegramente tra casa, scuola, ristoranti e spaccio.
Oggi la tipa dello spaccio mi ha fatta innervosire pi˘ del solito, ma ho glissato elegantemente.
c'Ë una nebbia che non si vede a un palmo dal naso, direbbero gli antichi e io volevo solo comprare una bottiglia
d'acqua.
Lo spaccio era vuoto ed io avevo la mia bottiglia in braccio. piu che una bottiglia Ë una tanica, comunque.
non c'era un'anima viva a parte due ragazzi, uno cinese e uno uzbeko (ormai ho il radar per gli uzbeki..sar‡ che vivo
con un fantasma uzbeko), alle prese con numeri di telefono e grasse risate, e poi la solita cassiera stronza.
mentre arrivo alla cassa, sopraggiunge un bel coreano che ruba l'attenzione dell'orrido mostro dal ghigno malefico,
che improvvisamente diventa una malleabile e amabile pulzella pronta a offrire il suo aiuto. il giovane
le chiede di aiutarla con il suo telefono perchË ancora non sa come farsi la ricarica.
ricordo ancora la prima volta che mi recai a comprare una ricarica.
le chiesi di darmene una e lei per poco non me la buttÚ in faccia. poi le chiesi se sapeva il numero che dovevo chiamare,
con un grugnito mi rispose che dovevo dirle il mio gestore di telefonia. all'epoca non sapevo nemmeno
ripetere il mio nome ad alta voce. le feci vedere il mio numero, ma non le bastÚ, mi cacciÚ in malo modo.
vederla cosÏ gentile e disponibile con quel ragazzo, mi ha ricordato di quando fece pagare le birre 2.50 kuai a Ian e Jass,
mentre a Manuela e Martina le aveva fatte pagare 6. Non ci potevo credere, all'epoca.
ma c'era una spiegazione: le birre da 2.50 kuai sono false, sono quelle riempite nuovamente, quelle riciclate.
da qualche parte ci sar‡ una sorgente di birra, la immagino sgorgare dal sottosuolo, e deve essere dannatamente nociva.
In ogni caso
io dovevo pagare la mia acqua, questione di due secondi, lo spaccio era vuoto
ma lei no, mi aveva visto, mi aveva lanciato un'occhiata mortale e mi stava deliberatamente ignorando.
Io ho conservato la classe che mi contraddistingue e sono andata a posare l'acqua. era una sfida. il ragazzo dello spaccio
Ë improvvisamente comparso da dietro una scaffaltura, si Ë scusato e mi ha fatto pagare.
uscendo le ho lanciato un occhiata mortale, lei era ancora alle prese con la ricarica.
alla prossima.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ci organizziamo una scenetta per far crepare il mostro? Mi tenta...