mercoledì 17 giugno 2009

altro post frega-censura

Mangiavo una banana.
Ho scoperto che hanno chiuso il fruttivendolo dove per un anno ho comprato pomodori, melanzane, zucchine e uova.
quello con il pezzo di carne schiaffato sul tavolo, per intenderci.
Era costoso, era ladro, ma era umido e mi ci ero affezionata.
Ecco che Ë sparito e sono costretta, per comprare un paio di pomodori, a recarmi allo spaccio, che Ë un posto che detesto.
non solo perchË Ë veramente costoso, ma soprattutto perchË la cassiera, che noi amichevolmente chiamiamo "la stronza",
Ë una ragazza davvero poco simpatica. Non ho nulla da ridire sulla sua permanente, che per carit‡, ma ho davvero da dire
sulla sua espressione costantemente infastidita e sul suo sarcasmo mal riuscito.
Potrei narrare pi˘ di un episodio in cui l'avrei volentieri strozzata col filo del telefono a cui Ë perennemente attaccata,
ma sfortunatamente per il vicinato non mi sono presa la responsabilit‡ della sua morte.
Una cosa che devo fare prima di andarmene: dire alla stronza che Ë una stronza.
In ogni caso mangiavo una banana, quando vidi i due merli, nelle loro gabbie, fissarmi.
Mi sono avvicinata e loro mi seguivano con lo sguardo. chi aveva appeso lì quei due merli? uno dei due mi gracchiò,
per darmi il benvenuto. o per cacciarmi.
ma io ero davvero incuriosita, per cui credo di essere rimasta lì una decina di minuti a fare versi.
poi ho provato a dare a ciascuno un pezzo di banana, ma quei due uccelli erano particolarmente stupidi,
se la sono fatti cadere dal becco e ho dovuto aiutarli a recuperarli almeno tre volte, poi mi sono stancata.
e che diamine. stupidi uccelli.
In ogni caso se c'è una cosa che mi è mancata è il contatto con gli animali.
a questo proposito ricordo un bellissimo incontro di qualche giorno fa, col gatto del parco.
giravo senza meta, indossavo il mio ormai famoso cappello alla micheal jackson, piovigginava ed ero triste.
ad un tratto lo vedo venirmi incontro, grasso e sporco. si ferma davanti a me.
non c'era nessuno, solo il silenzio e la pioggia. Mi fa miao, io mi accovaccio. non ho nulla da mangiare, allora
lui semplicemente mi si siede accanto. siamo rimasti così, immobili, vicini, ma senza toccarci e guardarci.
sentivo la sua presenza, forse addirittura il calore del suo pelo, ma nient'altro.
sono stata io ad alzarmi, avevo un crampo. lui mi ha seguito per un pò, poi è scomparso in un cespuglio.

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