venerdì 20 novembre 2009

Piazza Tiananmen

Mi sembra di vederla, o forse la vedo veramente, attraverso i libri, i saggi, gli articoli e gli occhi indagatori delle mie professoresse e delle loro assistenti. Ne parlano e ci raccontano di stragi, repressione e regime.
Federico Rampini ne parla nel suo libro, L'Ombra di Mao, in cui vi sono interviste a chi Tiananmen, qul gigno dellì89, l'ha vissuta. E poi un documentario interessante, toccante(http://www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/tankman/view/ , che vale la pena di vedere anche solo perchè noi possiamo farlo.
E c'è poi anche la mia esperienza personale, delle domande a cui i ragazzi cinesi non sapevano o non potevano rispondere.
Immagino piazza Tiananmen gremita di giovani e meno giovani,milioni, a dormire per terra, nelle tende, per mesi. Come anche noi eravamo negli anni settanta, sensibilizzati da qualcosa che ci faceva così male.
A loro faceva male e avevano voglia di uscirne.
E giù con tutte le teorie, su cosa loro volessero o non volessero davvero, su chi li appoggiasse, sul perchè del fallimento. Ma queste sono cose per addetti ai lavori, l'impressione per il profano è quella di una piazza grigia, pesante di palazzi pesanti, di bandiere rosse troppo in alto, piena di vita, brulicante di aspettative.
L'impressione è legata ad un immaginario lontano, troppo perchè la vera piazza non è più così, la vera piazza conserva la sua dignità di regime e mi sembra di vederla, adesso, spazzata da un vento freddo e secco, che ha allontanato le nuvole. I palazzi grigi illuminati, una lunga fila per il mausoleo di Mao, una piccola folla davanti alla bandiera e il solito andirivieni di vecchietti dalla Città Proibita. La piazza che ho conosciuto io, in cui ho vissuto assolati pomeriggi, gelide mattine, desolate notti, è una piazza silenziosa.
Mi dicono che perfino a capodanno non c'era nessuno. La festa era altrove, nelle case, nelle piccole vie, negli hutong. Oppure, al contrario, davanti ai bei teatri, nei ristoranti, nei pub, tra i grattacieli e i locali degni di Manhattan..la vita è altrove, mentre Tiananmen rimane bloccata in un cerchio di militari sempre in marcia.

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